martedì 12 agosto 2014

Imparare da Mrs Doubtfire

Da poche ore si è spento Robin Williams, un grandissimo attore Americano.
Quasi 60 pellicole, TV, doppiaggi celebri...un mostro, un artista vero.
Era il 1978 e l'ho amato perché mi faceva sorridere oltre che riflettere sulla diversità in "Mork&Mindy"
Nel 1987 il suo "Good Morning Vietnam!" echeggiava dalle nostre TV. Poi decine di film bellissimi da "Risvegli" a "L'attimo fuggente", da "Jumanji" a "Will hunting" (premio oscar), ma anche "Patch Adams" o "Al di là dei sogni".
L'ho odiato perché mi ha fatto piangere.
Nel 1993 Williams interpreta "Mrs Doubtfire" e, come tanti suoi film ha un notevole successo dandomi la sensazione che fosse una semplice commedia.

Non lo è.

Il film l'ho rivisto anni fa, con gli occhi di un padre e sforzandomi di vivere la sua stessa situazione.

Ho pianto perché ho capito.
Ho capito che vedere la delusione negli occhi di tuo figlio è un coltello nella carne viva. Il suo sguardo bambino ti trafigge lasciandoti una ferita enorme.
Ho capito che l'amore di un genitore è enorme, infinito, indescrivibile, inspiegabile.
Ho capito che un padre non è diverso da una madre perché anch'egli piange, soffre, si dispera, ma deve farlo di nascosto.
Ho capito che i nostri figli ci amano incondizionatamente qualsiasi cosa accada.
Ho capito che un abbraccio silenzioso può durare un tempo infinito.
Ho capito che vivo, amo, soffro, lavoro, piango, arranco, cado, rido, per loro, solo per loro.

Il mio amore non sarà perfetto, io non sarò perfetto, ma, nonostante questo ci amiamo...


"Dona a chi ami ali per volare, radici per tornare e motivi per rimanere..."
Dalai Lama 

Il buio


Il buio della stanza é un complice amaro.
Riesco a tenere gli occhi aperti ed immaginare di averti ancora vicino.
Sento persino le tue risate dietro la solita minaccia di farti il solletico.
Mi lascio trasportare dai sensi, dalla memoria di quello che è accaduto qui, tra noi, oggi.
Non mi pare vero.
Voglio addormentarmi così, tra i profumi ed i ricordi...
...lasciare che sfumino da soli mentre crollo tra le tue braccia.

Possedere una donna

Mi mettono tristezza gli uomini che credono di possedere una donna. Li vedo sempre sicuri di se, camminando dritto per la loro strada, senza curarsi se dietro di loro la compagna li stia seguendo. Sono sicuri che alla fine è così.
Edward Hopper - Automat (1927)
Abili manipolatori, uomini senza scrupoli, bigami di professione, narcisisti che usano le donne per il loro fabbisogno di celebrità. Talvolta violenti anche solo verbalmente.
Donne devote, insicure, sognatrici, vessate dai sentimenti. Dietro ad ogni gesto quotidiano si nasconde la voglia di compiacere l'altro. Donne che esaltano ogni gesto dell'altro come se fosse un'impresa eroica e che trasformano una carezza in un atto d'amore eterno.

Ma come si può pensare di possedere qualcuno? E come si può pensare che amare significhi subire vessazioni?
Che aberrazione pensare di controllare gli stati d'animo, i sentimenti, le passioni, i desideri di una donna...
Che menomazione subirebbe il genere umano se tutte le donne perdessero il loro estro, la loro leggerezza, il primordiale istinto materno di protezione e di conservazione.

Una donna salverà il mondo...

"Qualcuno mi dà del femminista… Ma dobbiamo davvero spenderci di più per promuovere i valori umani di base — la compassione umana, gli affetti umani. E in questo senso, le donne hanno dimostrato di avere maggiore rispetto e cura per il dolore e la sofferenza del prossimo. [...] Il mondo sarà salvato dalla donna occidentale."
 Dalai Lama (2009)

lunedì 11 agosto 2014

'O Ssaje Comme Fa 'O Core

Tu stive 'nzieme a n'ato
je te guardaje
primma 'e da' 'o tiempo all'uocchie
pe' s'annammura'
già s'era fatt' annanze 'o core.
A me, a me
'o ssaje comme fa 'o core
a me, a me
quann' s'è annamurato.

















Tu stive 'nzieme a me
je te guardavo
comm'è succiesso, ammore
ca è fernuto
ma je nun m'arrenn'
ce voglio pruva'.
Je no, je no
'o ssaje comme fa 'o core
je no, je no
quann s'è sbagliato.

(Massimo Troisi)

venerdì 8 agosto 2014

Un bacio

Gustav Klimt - Il bacio (1907)
Oggi, mentre parlavo da solo con te ho visto un bacio.
Di quelli veri, quelli di una volta.
Le due labbra lontane e semichiuse si avvicinano lentamente.
Gli occhi si chiudono come per magia.
E' il respiro il primo ad arrivare, quello del naso, espirando lentamente buttando fuori l'ansia.
Il tepore della bocca arriva secondo, liquirizia, menta e profumi dolci che mescolati mandano in tilt l'olfatto
Le labbra superiori si toccano. Click. Tutto si ferma....
Le labbra inferiori si chiudono in un movimento perfetto tentando di partecipare al banchetto del sapore. Click. Silenzio....
Il mondo è perfetto. La vita è bella. Vorrei vivere 1000 anni. La amo. Voglio un figlio con lei. E' lei che voglio....tutto scorre nella mente in un istante.
Nelle orecchie si fa vivo il martellare incessante del cuore.
Le braccia iniziano a salire e finiscono sul suo collo, dietro la nuca.
Sta per finire lo sento...
Lentamente tutto torna com'era...le braccia, gli occhi, le labbra...
Solo il cuore continua a martellare e non smette, non smette, non smetterà.